Nextcloud Hub 25 Autumn

Nextcloud Hub 25 Autumn, la nuova stagione di Nextcloud

Indice

Nextcloud Hub 25 Autumn

Conformità agli standard

Integrazione

Nextcloud Hub 25 Autumn

Nextcloud è in grande espansione, ora non bastano più nemmeno i numeri per identificare le nuove major release, si è optato invece per una romantica combinazione di stagioni ed anni.

Il più recente rilascio infatti si chiama Nextcloud Hub 25 Autumn e nelle quasi due ore della première che mi hanno occupato il sabato mattina, dopo la mia consueta e irrinunciabile visita al mercato, ho sentito raccontare tante tante cose.

Questo breve articolo non sarà una carrellata puntuale delle nuove features ma piuttosto una riflessione personale su ciò che questo evento mi ha ispirato.

Conformità agli standard

Nextcloud fa sul serio, non ha preso sottogamba la pletora di nuove direttive che arrivano dalla vecchia Europa e durante la presentazione è passata una slide che le indicava quasi tutte.

Ho visto citare nuovi metodi per anonimizzare i dati, nuove features per favorire la privacy, anche durante le videoconferenze, ed in genere una volontà di continuare ad insistere nel percorrere la strada imboccata 9 anni fa, quando il fork dal papà Owncloud si rese necessario. 

La via maestra è sempre l’open source e la sovranità del dato, ma attenendosi anche alle nuove regole europee.

Di questi tempi suona come un andare in direzione ostinata e contraria a quella che ha preso il mondo occidentale globalizzato e spesso inginocchiato allo strapotere delle big tech, e questo scusate ma non è poca cosa, (raccoglieva in versi musicati questo atteggiamento ribelle, esattamente 20 anni fa, il grande Faber).

Integrazione

Nextcloud ci ha abituato fin dall’inizio a questa sua peculiarità, ma ora sembra proprio che ci voglia nutrire a pane e integrazione.

Nel tempo ho visto svariate soluzioni open proporre integrazioni in Nextcloud tramite app e plugin tra i più svariati, ma ora vedo apparire anche 

  • nuovi metodi per sviluppare, che permettono a chiunque programmi, indipendentemente dal linguaggio preferito, di creare applicazioni per Nextcloud
  • per non parlare delle integrazioni con l’ecosistema Microsoft, sempre più spinte
  • e con l’IA, che anche in casa Nextcloud vedono naturalmente come un’acceleratore della produzione e con il loro assistente fa capolino ormai dappertutto

Un IA però che si può scegliere se mantenere “etica”, cioè aderente ad un loro personalissimo sistema di semafori oppure no.

Quindi si può optare per l’inserimento di modelli LLM con luce verde, oppure integrazioni con luci tendenti al rosso, ovviamente queste ultime riguardano le AI delle big tech che Nextcloud Hub 25 Autumn ti offre di portarti sul sistema se vuoi, ma devi essere tu a decidere.

Open significa aperto in ogni senso, anche oltre al codice, ecco dunque lasciato all’utente il libero arbitrio di scegliere Nextcloud non per sostituire ma per integrare con gli strumenti che già usa e piano piano l’uomo della strada può dargli sempre più spazio in ottica “sovranità sul dato” oppure rimanere ancorato ai suoi software della silicon valley preferiti, ma da usare insieme a Nextcloud.

Estensioni

Altra sensazione che vivo sempre durante queste presentazioni è quella che mi fa urlare dentro: “ma con tutta questa roba mi servirà un anno adesso per testare, provare, mettere a terra e comunicare!”.

E tralascio volutamente quello che mi urlano a voce un po’ più alta i tecnici, quando chiedo loro di implementare le novità.

È sempre così, solo che succede ogni 6 mesi, quindi dopo 6 anni di partnership mi sento indietro nel tempo di almeno 3..

A parte gli scherzi ci sono davvero tante evoluzioni, sia nelle app presenti da sempre 

  • come il client di posta
  • il calendario 
  • o il cuore del sistema, l’app Files

sia in quelle più recenti, 

  • come Talk, che sta davvero facendo passi da gigante per allinearsi ai suoi competitor più blasonati, mettendoci sempre il suo esotico ed irresistibile charme da applicazione totalmente privacy oriented, con i suoi dati e metadati privati e la sua integrazione con l’ecosistema Nextcloud ormai quasi maniacale
  • poi c’è Flow, che da quando è apparso nella sua nuova forma continua a colpirmi per le potenzialità che sprigiona.

Ora puoi dire al sistema allo scattare di un trigger di fare una serie di azioni che escono dalla piattaforma, firmano, pescano info, le riportano dentro, mandano una mail, lasciano un messaggio in chat, fanno una conversione e poi si siedono sul divano a riposare un attimo.

Non è facile da descrivere ma questi flussi di azioni sono affascinanti, avessi poi il tempo di testarli con calma sono certo che li apprezzerei ancora di più, ma ce la farò prima o poi.

Quindi

Per concludere posso solo dire che seguire le evoluzioni di questo visionario progetto, un Davide moderno che sfida i Golia high tech che lo circondano, vale certamente anche due ore del sabato e non mancherò di tornare in presenza ad uno dei loro prossimi eventi live, dove si incontrano anche i fautori di questo software, sempre più simile ad un’idea romantica di libertà che ad un pezzo di codice.

Prometto di trovare il tempo per nuovi articoli e nuove pillole dedicate alle features di Nextcloud Hub 25 Autumn nelle prossime settimane, ma per oggi è giunto il tempo di preparare un’insalata con la materia prima acquistata nel weekend. Alla prossima.

Matteo Marcato 

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