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Un attimo, ma cosa mi offre di diverso da Microsoft e Google?
Introduzione a un cloud italiano?
Il cloud è una tecnologia che ha rivoluzionato il modo in cui gestiamo e conserviamo i dati, offrendo una serie di vantaggi significativi per privati e aziende. In termini semplici, il cloud consente di archiviare, gestire e accedere ai dati e alle applicazioni su server remoti anziché sul proprio dispositivo fisico. Questo approccio offre flessibilità, scalabilità e accessibilità senza precedenti.
Uno dei principali benefici del cloud è la possibilità di accedere ai propri dati da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, purché si disponga di una connessione Internet. Ciò significa che i documenti di lavoro, le foto personali o qualsiasi altro tipo di file sono sempre a portata di mano, indipendentemente dal dispositivo utilizzato. Per le aziende, questo si traduce in una maggiore efficienza operativa e nella possibilità di lavorare da remoto senza interruzioni.
Inoltre, il cloud offre un’elevata scalabilità. Le aziende possono facilmente aumentare o diminuire le risorse secondo necessità senza dover investire in hardware costoso o preoccuparsi della manutenzione dei server fisici quando la piattaforma cloud è ospitata da un provider di fiducia. Questo rende il cloud una soluzione economica e flessibile per gestire carichi di lavoro variabili.
La sicurezza è un altro aspetto cruciale del cloud. I provider di servizi cloud investono significativamente nella protezione dei dati attraverso crittografia avanzata e altri sistemi di sicurezza per garantire che le informazioni siano al sicuro da accessi non autorizzati. Nextcloud si inserisce in questo contesto come una soluzione open-source che permette agli utenti di creare il proprio ambiente cloud privato. A differenza delle soluzioni commerciali centralizzate, Nextcloud offre un controllo completo sui dati, assicurando al contempo la conformità alle normative sulla privacy (GDPR). Lo si può definire addirittura un cloud italiano, perché è installabile su server proprietari, anche se la casa madre è tedesca, comunque un’azienda europea che si impegna a mantenere il pieno rispetto delle normative vigenti.
In sintesi, il cloud serve a migliorare l’efficienza operativa, la sicurezza dei dati e la flessibilità aziendale, rappresentando uno strumento essenziale per la gestione moderna delle informazioni.
Potrebbe dunque essere questa la tua prossima scelta, il tuo next cloud?
Come accedere a Nextcloud
Nextcloud dalla versione 20 è diventato un vero e proprio hub, è infatti una piattaforma di cloud privato che consente di gestire file, contatti, calendari, chat, videochiamate, editing sincrono direttamente nel browser e molto altro (scoprilo qui) in maniera sicura e accessibile da qualsiasi dispositivo connesso a Internet.
Accedere a Nextcloud è un processo semplice, ma richiede alcuni passaggi fondamentali per garantire la sicurezza dei dati, il primo passo è avere un account utente. Se il server Nextcloud è gestito da un’organizzazione o un’azienda, probabilmente riceverete le credenziali dal vostro amministratore IT. In caso contrario, se avete installato Nextcloud sul vostro server personale, avrete creato un account durante il processo di installazione. Una volta ottenute le credenziali di accesso, aprite il browser web e inserite l’URL del server Nextcloud nella barra degli indirizzi.
Solitamente questo indirizzo ha la forma “https://tuoserver.com/nextcloud”. Assicuratevi che la connessione sia sicura verificando la presenza del prefisso “https”.
Una volta sulla pagina di login di Nextcloud, inserite il nome utente e la password forniti. Per maggiore sicurezza, molti server supportano l’autenticazione a due fattori (2FA), che potreste dover configurare al primo accesso. Questo aggiunge un ulteriore livello di protezione richiedendo un codice temporaneo generato da un’applicazione sul vostro smartphone.
Dopo aver effettuato l’accesso con successo, avrete accesso alla dashboard di Nextcloud dove potrete gestire file, condividere documenti e sincronizzare dati tra dispositivi diversi e molto altro. Ricordatevi di disconnettervi quando avete finito di utilizzare il servizio per proteggere i vostri dati da accessi non autorizzati. Accedere a Nextcloud è quindi un processo intuitivo che combina praticità e sicurezza, permettendo agli utenti di gestire i propri dati in modo efficace ed efficiente.
Forse sei un tecnico, stai esplorando anche questa soluzione e hai alcune domande prima di prendere una decisione su quale sarà il tuo next cloud, in tal caso in fondo all’articolo c’è un bottone per contattarci.
Quanto costa Nextcloud
Nextcloud è una soluzione di cloud privato che offre un’alternativa sicura e personalizzabile ai servizi di cloud pubblici … come dite? L’abbiamo già scritto?
Sì forse un paio di volte ma le regole del marketing ci impongono qualche ripetizione e anche i filosofi di ogni epoca erano soliti recitare: “repetita iuvant”.
Dunque torniamo a noi, una delle domande più frequenti riguardo a questa piattaforma riguarda il costo. Quanto costa, quindi, utilizzare Nextcloud? Nextcloud è un software open source, il che non significa necessariamente che il suo utilizzo sia gratuito ma piuttosto che il codice con cui è scritto è aperto e modificabile.
In questo caso però è anche liberamente scaricabile ed utilizzabile senza costi aggiuntivi e questo permette a utenti privati e aziende di installare Nextcloud sui propri server senza alcun costo iniziale. Tuttavia, ci sono alcune considerazioni da tenere presente.
Per le aziende o per chi desidera funzionalità aggiuntive e supporto professionale, Nextcloud offre diverse opzioni a pagamento. Queste opzioni includono pacchetti di supporto che possono variare in base alle esigenze dell’organizzazione. I costi di questi pacchetti dipendono dal numero di utenti e dal livello di supporto richiesto. Ad esempio, le aziende possono scegliere tra opzioni di supporto standard o avanzate, con costi che partono da alcune centinaia di euro all’anno fino a migliaia per le soluzioni più complete.
Un altro aspetto da considerare è l’infrastruttura su cui verrà eseguito Nextcloud. Sebbene il software stesso sia gratuito, ci saranno costi associati all’hardware del server, alla manutenzione e alla gestione della rete se si sceglie di ospitare Nextcloud internamente.
In alternativa, si può optare per un provider di hosting che offra piani specifici per Nextcloud, con costi mensili o annuali. In sintesi, mentre Nextcloud offre un’opzione gratuita per l’uso individuale o per piccole organizzazioni, i costi possono crescere significativamente in base alle esigenze specifiche e al livello di supporto desiderato.
È importante ricordare però che quello che si paga non sono licenze ma il supporto, la conoscenza, la manutenzione, le personalizzazioni e la tranquillità delle spalle coperte in caso di bisogno. Il software indipendentemente dal fatto che si paghi o meno una subscription, così si chiama il servizio di supporto, continuerà sempre a funzionare.
Ora siete pronti a decidere quale sarà la vostra prossima piattaforma cloud di fiducia, il vostro “Next Cloud”.
Un attimo, ma cosa mi offre di diverso da Microsoft e Google?
Questa sezione non era previsto nell’articolo originario, ma effettivamente riguarda una domanda che siamo certi si riproponga spesso nelle menti di chi vuole valutare questa alternativa ai soliti noti.
A nostro avviso prima di scegliere il vostro Next Cloud, cioè la nuova piattaforma di smart collaboration che vi supporterà probabilmente per anni, dovete farvi alcune domande, allora anche la risposta al titolo di questo paragrafo verrà da sé.
1.Cercate nuove funzionalità? O vi bastano quelle che avete?
2.Volete integrare i vostri sistemi con il sistema di smart collaboration e lo volete fare personalizzando le interazioni?
3.Vi importa dove vengono stoccati i vostri dati, chi vi accede e chi li gestisce?
4.Desiderate avere un tecnico di riferimento e di fiducia da chiamare in caso di necessità?
5.Ritenete i dati importanti, un valore per voi e per la vostra aziende e volete decidere voi chi può vederli, usarli, tracciarli?
6.Volete essere liberi di scegliere se pagare un supporto o meno e indipendentemente da questa scelta continuare comunque ad usare la vostra piattaforma di smart collaboration?
7.Non volete essere legati a licenze o in balia di costi non certi nel tempo?
Se avete risposto in modo affermativo almeno a 3 di queste domande forse dovreste dare una possibilità a Nextcloud.
